«Chiaro che la Tares è nuovamente una tassa sbagliata concettualmente e sembra quasi una ulteriore patrimoniale, come l’Imu. Ma dobbiamo provare a rimettere un po’ di soldi in tasca ai cittadini. Nella attuali condizione è, quindi, assolutamente necessario verificare rigorosamente l’efficienza di Amiate, eventualmente, rivedere il costo del contratto di servizio perché dal costo del servizio dipende l’ammontare della Tares per cittadini e imprese». Andrea Tronzano del Pdl prova a mettere nella discussione sulla Tares l’elemento dei coefficienti della Tarsu ovvero i parametri con cui si applica la tariffa sui rifiuti. Secondo Tronzano che aveva già avanzato questa proposta nella scorsa consigliatura si possono abbassare. «Il Comune per le utenze non domestiche potrebbe applicare alla lettera i coefficienti stabiliti dal DRP 158/99 che sono notevolmente più bassi rispetto a quelli finora applicati derivanti da studi dell’Ipla. Questo è uno dei pochi spiragli sui quali agire per evitare che le imprese, i commercianti e gli ambulanti debbano continuare a pagare, anche per la Tares, somme insostenibili. Infine, mantenere i coefficienti al parametro minimo o intermedio uguali per tutte le categorie commerciali può essere una soluzione per evitare pregiudizi nei confronti di alcune categorie rispetto ad altre». [Aco]
